Vuelta a España 2017, Top/Flop del Giorno
La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Vuelta a España 2017.
TOP
Julian Alaphilippe (QuickStep – Floors): Giornata da incorniciare per il francese. Sulla salita finale risponde colpo su colpo a Majka, andando poi a centrare il successo in maniera netta. Una bella soddisfazione per il portacolori della QuickStep – Floors dopo una stagione condizionata dall’infortunio.
Chris Froome (Sky): I distacchi inflitti non sono elevati, ma anche oggi Froome dimostra di essere il più forte di tutti in salita. Inizialmente controlla la situazione prima di mettere tre attacchi di fila che mandano in difficoltà tutti. La speranza per molti corridori è che il capitano della Sky abbia un calo netto nella terza settimana altrimenti sarà difficile strappargli la maglia rossa dalle spalle.
Alberto Contador (Trek – Segafredo): Lo spagnolo conferma ancora oggi che la tappa di Andorra è stata semplicemente una giornata no. In salita è fra i più attivi ed è l’ultimo a cedere a Froome. Bravo nel gestirsi e riportarsi sul britannico proprio allo scollinamento. Il distacco dagli avversari continua ad essere elevato, ma da qui a fine Vuelta Contador proverà in tutti i modi a ribaltare la classifica.
FLOP
Rafal Majka (Bora – Hansgrohe): Il polacco da una parte meriterebbe di finire fra i top di giornata visto la prova offerta, ripensando soprattutto alle condizioni in cui era lunedì. In salita prova in tutti i modi a staccare Alaphilippe, ma finisce fra i flop perché non coglie l’attimo. Dopo l’ottimo lavoro di Buchmann nel primo tratto di salita Majka doveva allungare invece di titubare un secondo e permettere al francese della QuickStep – Floors di recuperare e poi rispondergli senza difficoltà ai nuovi tentativi di allungo.
BMC: La squadra americana si trovava con due uomini nei piani alti della classifica generale ed oggi ci si aspettava qualcosina in più da loro. In particolar modo Roche sembrava adattarsi meglio alla salita finale, ma alla fine sia l’irlandese che Van Garderen perdono 27 secondi da Froome e 11 dal gruppo Aru-Nibali. Distacchi sicuramente non elevati e recuperabili anche se i segnali oggi non sono stati molto positivi in vista del futuro.
Michael Woods (Cannondale – Drapac): Il canadese nei primi chilometri di salita sembra averne più di tutti, attaccando a ripetizione. Alla fine paga lo sforzo non riuscendo a tenere neanche le ruote del gruppo con Chaves, Nibali ed Aru. Con una gestione tattica diversa forse il risultato sarebbe stato migliore.
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